Ecco a voi, tangueros che ci seguite, la traduzione della poesia di Gabino Coria Peñaloza, che poi divenne il tango "Caminito" e che lui insistette affinché fosse chiamato così con il musicista Juan de Dios Filiberto, autore della musica di questo famosissimo tango. E "caminito" era il sentiero, dove Gabino e Maria romanticamente passeggiavano, per poi raggiungere la riva del fiume dove consumavano il loro amore, ancora sul nascere.
Caminito
Sentiero che il tempo ha cancellato
che insieme un giorno ci vedesti passare,
sono venuto per l’ultima volta,
sono venuto a raccontarti il mio dolore.
Sentiero che allora eri
bordato di trifoglio e giunchi in fiore,
un’ombra ben presto sarai
un’ombra come me.
Da quando se ne andò triste vivo io,
sentiero amico, vado pure io.
Da quando se ne andò non tornò mai più.
Seguirò i suoi passi, sentiero, addio.
Sentiero che tutte le sere
percorrevo felice cantando il mio amore,
non dirle se torna a passare
che il mio pianto il tuo suolo bagnò.
Sentiero coperto di cardi,
la mano del tempo la tua traccia cancellò.
Io accanto a te vorrei cadere
e che il tempo ci faccia entrambi morir.
Da quando se ne andò triste vivo io,
sentiero amico, vado anch’io.
Da quando se ne andò non tornò mai più.
Seguirò i suoi passi, sentiero, addio.
Link brano: Caminito Tango 1926
Tradotto da Niky ‘El Doctor’